Come l’integrazione della dimensione di genere migliora l’efficacia delle politiche climatiche
L’uguaglianza di genere nell’azione climatica è oggi riconosciuta come una leva strategica per migliorare l’efficacia, l’equità e la resilienza delle politiche ambientali. Il rapporto 2025 del Nationally Determined Contributions Support Programme (NDC SP), promosso dall’UNDP, lo dimostra chiaramente: in oltre 47 Paesi è stato integrato un approccio di genere all’interno della governance climatica, con risultati tangibili in termini di partecipazione, coerenza normativa e impatto sociale.
Il documento si concentra su dieci Paesi pilota – tra cui Ghana, Thailandia, Cile, Colombia e Guatemala – e identifica tre ambiti chiave per promuovere l’uguaglianza di genere nell’azione climatica.
Tre aree chiave di intervento:
- Governance inclusiva: creazione di comitati interministeriali, partecipazione delle istituzioni per le pari opportunità, nomina di referenti di genere nei ministeri strategici.
- Pianificazione e attuazione: strumenti operativi (toolkit, indicatori, analisi settoriali) per integrare il genere in modo sistemico.
- Coerenza normativa: aggiornamento delle NDC (Nationally Determined Contributions), piani di decarbonizzazione e strategie climatiche a lungo termine, grazie anche a processi di consultazione partecipativa.
Un approccio trasformativo
Secondo la Gender Equality Strategy 2022–2025 dell’UNDP, l’azione climatica non è neutra rispetto al genere. Le donne, soprattutto nei contesti vulnerabili, sono più esposte agli impatti ambientali e hanno un accesso ridotto alle risorse di adattamento. Ecco perché l’uguaglianza di genere nell’azione climatica non è solo una questione di equità, ma anche di efficacia e resilienza.
Dati chiave:
- Solo l’1% dei fondi per lo sviluppo produttivo è destinato alla parità di genere;
- Le donne, quando coinvolte nei processi decisionali, aumentano l’efficacia e la sostenibilità delle politiche ambientali;
- La presenza di dati disaggregati per genere migliora il disegno delle strategie e rafforza il consenso istituzionale.
Lezioni operative per istituzioni e imprese
- L’integrazione della dimensione di genere richiede strumenti formali, risorse dedicate e impegni istituzionali stabili.
- La raccolta e l’uso di dati disaggregati per genere permettono politiche climatiche più giuste e mirate.
- La cooperazione tra ministeri dell’ambiente, pianificazione e pari opportunità è cruciale per una transizione ecologica equa.
Perché è rilevante anche per il settore privato
L’esperienza del NDC SP dimostra che l’azione climatica efficace passa anche attraverso l’inclusione della dimensione di genere. Integrare l’uguaglianza nei piani di decarbonizzazione, nella governance e nella pianificazione settoriale è una priorità globale, in linea con l’Obiettivo 5 dell’Agenda 2030: Parità di Genere.
Scarica il report completo: UNDP – Gender Equality in Climate Action (2025)