Donne e alfabetizzazione finanziaria: perché serve ancora fare la differenza

  • Home
  • Donne e alfabetizzazione finanziaria: perché serve ancora fare la differenza

Un divario che resiste: i numeri parlano chiaro

Nonostante i significativi passi avanti in termini di parità di genere, le donne continuano a trovarsi in una posizione svantaggiata rispetto agli uomini sul fronte dell’alfabetizzazione finanziaria. Secondo il rapporto OECD/INFE 2020 International Survey on Adult Financial Literacy, in nessun Paese le donne superano gli uomini nei punteggi di conoscenza finanziaria.

Le differenze si manifestano in vari ambiti:

  • Minore fiducia nelle proprie capacità di gestione economica.
  • Maggiore esposizione alla vulnerabilità finanziaria: le donne hanno il 22% in più di probabilità di non riuscire a coprire le spese di base in momenti di crisi.
  • Minore accesso e utilizzo di strumenti di pianificazione finanziaria, come investimenti e pensioni.

Perché esiste ancora questo gap? Le cause sono complesse

Il divario non è solo il risultato di fattori economici, ma anche di condizionamenti sociali e culturali. Tra i principali ostacoli:

  • Stereotipi di genere che disincentivano l’interesse femminile per la finanza.
  • Carichi familiari e lavorativi squilibrati, che lasciano meno tempo e risorse mentali per formarsi.
  • Mancanza di educazione finanziaria strutturata e accessibile fin dall’età scolare.
  • Scarsa rappresentanza femminile nel settore finanziario, che limita i modelli di riferimento.

Educazione finanziaria per le donne: una leva strategica di empowerment

La buona notizia? Formare le donne alla finanza funziona. L’educazione finanziaria mirata si conferma uno strumento fondamentale per promuovere l’autonomia economica e la resilienza finanziaria.

In diversi Paesi sono già attivi programmi che mirano a:

  • Raggiungere donne in condizioni di vulnerabilità economica.
  • Supportare giovani donne, madri, lavoratrici e anziane.
  • Offrire strumenti pratici per risparmiare, gestire debiti, investire e pianificare la pensione.

Ma non è sufficiente: i programmi devono essere inclusivi, basati su dati disaggregati per genere, e inseriti in una visione sistemica di inclusione sociale e benessere economico.

Cosa serve per colmare davvero il gap

Per fare davvero la differenza, è fondamentale:

  • Sostenere l’autoefficacia finanziaria delle donne, rafforzando la loro fiducia nel prendere decisioni economiche.
  • Fornire contenuti personalizzati, semplici ma completi, capaci di parlare alle diverse realtà femminili.
  • Integrare l’educazione finanziaria nelle politiche pubbliche, come parte integrante delle strategie di uguaglianza di genere.
  • Rompere le barriere culturali e strutturali che ancora oggi scoraggiano le donne ad avvicinarsi al mondo finanziario.

Un cambiamento necessario e possibile

Investire nell’alfabetizzazione finanziaria delle donne non è solo una questione di giustizia sociale, ma anche di sviluppo economico sostenibile. L’autonomia finanziaria è un diritto fondamentale, e colmare il gender gap nella conoscenza economica significa costruire una società più equa, inclusiva e resiliente.

Categorie: