Microaggressioni sul lavoro

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Le microaggressioni sul posto di lavoro sono commenti, gesti o atteggiamenti apparentemente innocui che rafforzano stereotipi e discriminazioni. Spesso vengono ignorate o minimizzate, ma hanno effetti profondi sulla qualità della vita lavorativa.

Secondo un’indagine ANSA (2024), il 62% dei lavoratori italiani ha subito microaggressioni verbali. Le categorie più colpite includono persone con un’origine etnica diversa, donne, membri della comunità LGBTQ+, individui con disabilità o caratteristiche fisiche non conformi agli standard dominanti (Empuls, 2023; Oxfam Italia, 2022; Santagostino – Psicologia del lavoro).

Esempi comuni:

  • “Parli benissimo l’italiano!”
  • “Non sembri gay.”
  • “Sei troppo sensibile.”
  • Interrompere sistematicamente una persona in riunione.

Anche senza intenzionalità negativa, queste espressioni possono minare il benessere, portando a frustrazione, isolamento, calo di motivazione e perdita di produttività.

Come contrastare le microaggressioni in azienda?

  1. Consapevolezza: Riconoscere che certe parole fanno male.
  2. Ascolto attivo: Validare le esperienze di chi subisce microaggressioni.
  3. Formazione continua: Investire in percorsi di Diversity, Equity & Inclusion (DEI).

Creare un ambiente di lavoro equo e rispettoso è una responsabilità condivisa.

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