Il nuovo report 2025 dell’Istituto Europeo per l’Uguaglianza di Genere (EIGE) offre un quadro chiaro – e in parte preoccupante – dello stato delle politiche per la uguaglianza di genere in Europa. Solo 6 Paesi membri dell’Unione Europea possono oggi contare su meccanismi istituzionali forti ed efficaci per promuovere la parità tra donne e uomini.
👉 Leggi il report completo sul sito ufficiale di EIGE: eige.europa.eu
Una questione strutturale ancora irrisolta
La fotografia scattata dal report evidenzia una mancanza sistemica nella maggior parte dei Paesi UE:
- Assenza di strategie attive e piani nazionali operativi;
- Mancanza di ruoli istituzionali chiari;
- Risorse umane e finanziarie limitate o inadeguate.
Il gender mainstreaming – ovvero l’integrazione trasversale della prospettiva di genere in tutte le politiche pubbliche – è l’area con i punteggi più bassi nel report. Questo dimostra che, a oggi, la parità di genere non è ancora pienamente integrata nei processi decisionali pubblici.
Organismi per la parità: troppo spesso ignorati
Un altro dato critico riguarda gli organismi nazionali per la parità:
- In molti casi non vengono nemmeno consultati durante la stesura di nuove leggi;
- Operano con strutture minime e scarsa autonomia;
- Mancano mandati vincolanti o funzioni chiare a livello interministeriale.
Queste carenze impediscono di fatto un’efficace promozione dell’uguaglianza.
Una correlazione evidente: meccanismi forti = maggiore parità
Il report dell’EIGE mette in evidenza una correlazione netta:
Nei Paesi dove i meccanismi istituzionali per la parità sono solidi, i livelli effettivi di uguaglianza sono significativamente più alti.
Ciò conferma l’importanza strategica di investire in strutture, governance e formazione per rafforzare il sistema della parità in modo strutturale e duraturo.
Perché è importante agire ora
A fronte di questo scenario, è fondamentale che i decisori pubblici, le imprese e la società civile agiscano con urgenza per:
- Rafforzare il gender mainstreaming;
- Garantire risorse stabili agli organismi di parità;
- Creare meccanismi di monitoraggio e valutazione indipendenti.